Hildegard Von Bingen
Dipinto di Silvia Crosina
Il cammino che tentiamo di percorrere lo troviamo inscritto nelle parole:
“certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per fare i miracoli di una sola cosa”.
I miracoli del Sé.
Espanderci significa entrare sempre più profondamente in questa materia, tanto in basso quanto in alto, incarnarla, stare sempre in risonanza con l’abisso delle emozioni, delle forze, delle intensità e dei vuoti, del nulla; non scappare, non avere paura.
Espanderci significa crescere nella capacità di ascoltare, di rispondere, di scegliere ed agire, a partire da una volontà profonda che ci chiede di guardare davvero dentro alle cose, per trovarci l’universo. Una volontà che esige di liberarci dalla paura e riconoscerci davvero in chi siamo.
Il tentativo di ogni nostro lavoro contiene in sé l’anelito del risveglio, della consapevolezza. Le pratiche meditative e di immersione nel silenzio e nella Natura sono certamente le predilette: ci chiedono di non fare nulla, aprirci a ricevere, a lasciarci salvare.